Onorevoli Colleghi! - In data 21 maggio 1980 è stata firmata la Convenzione-quadro europea di Madrid sulla cooperazione transfrontaliera delle collettività o autorità territoriali, resa esecutiva dall'Italia con la legge 19 novembre 1984, n. 948.
      La Convenzione-quadro mira a facilitare la conclusione di accordi transfrontalieri tra autorità regionali e locali per realizzare una più stretta unione tra i suoi membri e promuovere la cooperazione tra gli stessi.
      Alla data di presentazione della presente proposta di legge, la Convenzione-quadro risulta firmata da 37 Stati, di cui 33 hanno proceduto alla ratifica della stessa. L'entrata in vigore, con il deposito delle prime quattro ratifiche, risale al 22 dicembre 1981.
      Per rendere più incisiva l'attività di cooperazione transfrontaliera nell'ambito del Consiglio d'Europa, si è ben presto sollevata la questione di individuare la natura giuridica degli enti di cooperazione, di cui all'articolo 2 della Convenzione-quadro, e del valore degli atti da questi posti in essere, anche procedendo ad una parziale revisione della stessa Convenzione-quadro.
      Pertanto, si è deciso di elaborare un Protocollo aggiuntivo alla Convenzione-

 

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quadro con questo duplice scopo: riconoscere giuridicamente gli organismi di cooperazione e attribuire un valore giuridico ai loro atti.
      Il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione-quadro è stato approvato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 20 ottobre 1995 e aperto ufficialmente alla sottoscrizione degli Stati membri il 9 novembre 1995 a Strasburgo. Attualmente risulta firmato da 24 Stati e ratificato da 17. L'Italia in data 5 dicembre 2000 ha firmato il presente Protocollo, entrato in vigore, dopo il deposito delle prime quattro ratifiche, il 1o dicembre 1998.
      Da anni si parla della ratifica di questo Protocollo aggiuntivo; nel corso delle ultime legislature con atti di sindacato ispettivo abbiamo ripetutamente chiesto e sollecitato i Governi in carica a procedere alla presentazione di uno strumento di ratifica del Protocollo.
      Pertanto, vista l'importanza della materia e la lunga attesa, riteniamo il provvedimento non più procrastinabile.
 

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